Nascita del museo

Nel 1991 la signora Maria Goretti, esprimendo la volontà del marito Alfonso Invernizzi, donò l'immobile alla Parrocchia di Moggio.

        

Il vincolo di utilizzarlo per un’opera a beneficio della collettività Moggese, chiesto espressamente nella donazione, ci fa pensare a qualcosa che possa racchiudere la nostra identità.

L’immobile è situato in via dell’Orto nel vecchio nucleo abitativo del paese, posizione adiacente alle altre funzioni parrocchiali quali oratorio, biblioteca, cinema e chiesa Parrocchiale. Esso rimane inutilizzato per parecchi anni per mancanza di fondi e perché ci sono altre spese importanti. Il tempo non fa altro che portarlo a una situazione di degrado, fino alla necessità di intervenire per scongiurare un crollo della parte interna del fabbricato.

Pensando alla funzione da attribuire a questo immobile, l’intuizione e stata di realizzare un luogo dove esporre tutti gli oggetti e attrezzi dei vecchi mestieri della nostra passata tradizione contadina.

Nell'ottobre 2008 iniziano i lavori di ristrutturazione con le prime fasi di demolizione delle strutture pericolanti e con le difficoltà causate dall’esistenza di due fabbricati in aderenza.

Vengono completamente rifatte le strutture e risanate le murature interne, mantenendo il carattere rustico dell’immobile.

Nell'estate 2009 si può vedere la facciata nel nuovo edificio con i decori realizzati della pittrice Alborghetti Ilaria. La curiosità tra i passanti è notevole e gradualmente si trasforma in entusiasmo e spirito collaborativo da parte di tutti coloro che si mobilitano per sostenere l’iniziativa della “Casa Museo”.

Durante la primavera 2010, si completano gli impianti e le finiture interne. Nell'estate dello stesso anno la “Casa Museo” è pronta per accogliere oggetti storici, fotografie antiche, fossili e minerali del nostro territorio, messi a disposizione dai cittadini Moggesi e non, per sostenere ed arricchire questa preziosa iniziativa culturale.

L'allestimento del Museo è stato fatto con molto entusiasmo, consapevoli che dalle cose umili si può acquisire una ricchezza intellettuale.

Inaugurazione del museo