Colmine S. Pietro

Interno della Chiesa   Tratto dal libro di Oleg Zastrow riguardante le chiese di Moggio:
Quasi tre decenni addietro venne elaborata una carrozzabile che da Moggio sale al valico della Colmine (1258 m s.l.m.); oggi, quest'ultimo sito viene denominato, ancorchè impropriamente dal punto di vista storico, "Culmine": si è voluto così "italianizzare" un toponimo che da secoli le carte di archivio e l'uso corrente da parte della popolazione locale avevano codificato in modo inequivocabile. [...] E' noto come il valico sia stato anticamente uno dei pochi luoghi atti a un transito sufficientemente agevole fra la Valsassina e le contigue valli dell'odierna provincia bergamasca. [...] Data l'importanza anche strategica del luogo, non stupisce il fatto che sul passo sorgesse anticamente una struttura fortificata, particolarmente adatta a fungere da luogo di segnalazione in merito ad eventuali movimenti sospetti di armati. Oggi non siamo in grado di scorgere tracce di tale architettura militare, che localmente viene indicata nel sito ove esiste quel singolare corpo di fabbrica "a torre", un tempo utilizzato come roccolo. [...]
Appare ragionevole ipotizzare un qualche tipo di connessione con questa struttura fortificata per ciò che riguarda le origini della Chiesa di San Pietro. Infatti, il totale isolamento del sacro edificio nei confronti di un abitato anche di modesta entità (le poche cascine antiche circostanti erano piuttosto lontane), l'ubicazione decisamente montana e, in particolare, la sua collocazione in un luogo indubbiamente strategico quale fu il valico della Colmine, appaiono tutti elementi tali da permettere di accogliere l'idea che il primitivo  tempietto potesse in origine fare parte di quella nutrita schiera di chiese sorte in queste valli in conformità con criteri non disgiunti da funzioni paramilitari. [...] Le origini della Chiesa si possono riferire al Tardo medioevo, e più in particolare, all'avanzato Trecento [lasciamo al testo di Zastrow il dettaglio di tale deduzione].
[...] Il periodo tra il Seicento e il Settecento fu un'epoca cruciale per la chiesa di san Pietro: nel corso di detti secoli il sacro edificio fu eretto in parrocchia autonoma e, in concomitanza, venne assogettato ad una serie di vistosi cambiamenti nelle sue forme architettoniche. [...] L'istituzione della Parrocchia di san Pietro venne formalmente concessa dal cardinale Cesare Monti in data 11 novembre 1649. Come di norma, l'istituzione della parrocchia comportò l'obbligo, per il parroco pro tempore, di allestire e mantenere con ordine l'archivio in cui conservare i documenti più significativi con cura. Un documento attesta che, disgraziatamente in data 2 aprile 1830, un incendio scoppiato casualmente distrusse l'archivio parrocchiale; di conseguenza questo sciagurato evento, ci priva della possibilità di consultare documenti locali relativi ai primi due secoli di vita della parrocchia.
[...] Numerosi furono i cambiamenti, a seguito dell'erezione del san Pietro in parrocchiale: l'addossamento, a est del tempio, della canonica (prima non esistente) comportò la costruzione a nord di un primo nucleo del presbiterio e l'abbandono della funzione primaria già riservata alla vecchia abside gotica. Verso la fine del secolo XVII venne probabilmente eretto il nuovo campanile su pilastrelli [...] e costruito il nuovo allungato corpo di fabbrica ubicato a occidente della chiesa: esso include la cappella del battistero e quella della Madonna dei Sette Dolori. Nel giugno dell'anno 1722, giungeva alla chiesetta della Colmine, in visita pastorale, ilcardinale Benedetto Odescalchi: per la prima volta l'edificio sacro viene menzionato con la doppia intitolazione: Parochialis Ecclesia Ss. Petri, ed Pauli, loci Colminis. [...] Da quanto si desume dalla lettura degli atti conseguenti la visita del cardinale Pozzobonelli, si può dire che nel 1746 l'edificio si presentava in condizioni tutt'altro che ottimali.   Altare esterno

Questo stato piuttosto miserando dell'edificio era destinato a mutare gradatamente a partire dalla seconda metà del secolo XVIII. Infatti, l'interno del tempio assunse, in riferimento sia alla navata sia al presbiterio, una nuova e dignitosa formula tipicamente settecentesca, con volte in muratura ed ampie finestre; il settore presbitale venne dotato di un cospicuo ed apprezzabile altare in marmo, [...] attualmente presente nella chiesa di san Pietro. L'altare venne eretto nel 1761, quando il presbiterio non aveva ancora assunto l'aspetto attuale a pianta semiottagonale.
[...] Nel corso del secolo XX la situazione economica della parrocchia sembra abbia subito qualche miglioramento, nonostante il progressivo spopolamento della zona, pure grazie al crescere della presenza di villeggianti. Anche in conseguenza di ciò, venne progettato alcuni decenni addietro rispetto ad oggi un cospicuo ampliamento del tempio, peraltro non realizzato. In compenso nel 1980 venne concessa dalla sopraintendenza competente l'autorizzazione ad eseguire "un'apertura per la cappella di sinistra uguale, anche per le dimensioni, a quella esistente tra la navata e la cappella di destra". Sempre in epoca recente venne restaurata anche la casa parrocchiale e, nell'anno 1978, fu ripristinato l'altare maggiore, riconsacrato solennemente il 9 luglio 1978 dal cardinale Giovanni Colombo.

Odiernamente, dopo molteplici interventi di ripristino anche assai recenti, la chiesa della Colmine si presenta in forme dignitose, ancora mirabilmente inserita in un notevole contesto paesaggistico, con alle spalle il roccolo.
A lato del tempio, verso ovest, sul ripiano anticamente occupato dal camposanto già segnalato con certezza nel secolo XVI, rimane la cappella-ossario. [...] Altri ricordi dello scomparso cimitero locale sono pure testimoniati dalla presenza di molteplici lapidi, murate nell'atrio antistante l'ingresso alla chiesa di san Pietro; la più antica iscrizione ricorda un abitante defunto nel 1832.
Un decreto emesso a Milano, a firma del cardinale Carlo Maria Martini, in data 3 luglio 1986, ha sancito la soppressione della parrocchia "Santi Pietro e Paolo" unificandola a quella di "San Francesco" di Moggio.

Alcune particolarità artistiche / architettoniche:
I reliquiari del 700 sono dei santi: S. Claudii M. , S. Honestae M. , S. Concordii M., S. Placidi M.
Dalla porta a fianco dell'altare originale, si può notare un particolare bassorilievo in roccia del 1000, di origine celtica.
Nella piccola tecla con la statua della vergine Maria, sono conservati diversi reliquiari.

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